Canali Minisiti ECM

Scoperto da due italiani il sistema di analisi precoce del flebolinfedema

Medicina Interna Redazione DottNet | 25/09/2018 15:28

Tutto ruota attorno alla fovea, un termine che in gergo sta a descrivere una fossa che avviene prima che si manifesti l'edema

Per curare le varici e il flebolinfedema (cioè le malattie del ritorno linfovenoso) ora c'è un "sistema italiano". E' quello nato da due ricercatori che sono riusciti a scoprire come il microedema sia un segnale premonitore anche per l'insufficienza venosa cronica. Tutto ruota attorno alla fovea, un termine che in gergo sta a descrivere una fossa, più o meno rilevante, che avviene prima che si manifesti l'edema (in sostanza, il gonfiore sotto la pelle). L'analisi del microedema era usata da dermatologi o cardiologi ma ora questo studio, pubblicato sullo European Journal of Lymphology, estende il suo campo d'applicazione.  L'analisi è stata condotta da Marcello Izzo, docente dell'Università di Ferrara, e da Enrico Oliva, della Società scientifica Alleanza flebolinfologica e ricercatore dell'Università internazionale per la pace - Roma. "Oggi siamo in grado di valutare con precisione il microedema anche per problemi vascolari, come le varici o flebolinfedema - spiega Oliva - E' una ricerca che apre a un nuovo campo di applicazione perché scoprire la futura comparsa dell'edema vuol dire cercare di prevenire e anticipare le cure, facendo una prognosi ancor più tempestiva. Con questo segno si anticipa di diversi mesi la comparsa dell'evoluzione dell'insufficienza venosa cronica o del flebolinfedema, due malattie differenti ma legate l'una all'altra proprio dall'edema".

pubblicità

fonte: European Journal of Lymphology

Commenti

I Correlati

Spesso banalizzata e limitata ad un semplice disturbo estetico delle gambe, in realtà è una condizione ben più complessa, cronica ed ingravescente, che tende a progredire velocemente verso stadi più avanzati, se non trattata correttamente

La percentuale degli individui affetti da questa malattia cresce con l'età

Gli alti sono più a rischio, individuati i 'geni' colpevoli

Malattie arteriose e venose tra le prime cause di morte e invalidità

Ti potrebbero interessare

La Fondazione Italiana Fegato Onlus, in collaborazione con il Centro Trapianti di Fegato dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale e Area Science Park, pubblica uno studio sperimentale sulla rivista Annals of Hepatology

L'On. Francesco Salvatore Ciancitto (FdI) impegna il Governo a valorizzare il lavoro di una disciplina trasversale e di importanza cruciale nella medicina moderna

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Ogni fase porta con sé un insieme unico di esperienze e cambiamenti fisiologici. Tuttavia, una costante accomuna molte di queste fasi: la suscettibilità della donna allo stato infiammatorio e al dolore

Ultime News

Per incrociare le braccia occorre aver raggiunto 61 anni (in vari casi possono bastarne 59, come vedremo più avanti) e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023

L'allarme lanciato dall'organizzazione Peter Pan Odv

Succede a Barbara Cittadini. Rinnovate anche le cariche nazionali della sezione Giovani di Aiop: sarà guidata da Gaia Garofalo che subentra a Michele Nicchio